Rappresentazioni di spiagge deserte, scenari irreali, pontili abbandonati sospesi tra realtà ed immaginazione. Prospettive possibili: immagini cariche di un raffinato fascino, di una bellezza ancestrale e di un silenzio evocativo.

Visioni di paesaggi che sono solo in attesa di accogliere il loro eroe. Nessun Achille, Ulisse o Enea, ma l’uomo in sé, l’artista, che, abbandonando le certezze ed un caldo e rassicurante focolare domestico, ha deciso di mettersi in viaggio per esplorare nuovi territori e insoliti orizzonti, guidato solo dal proprio istinto e dalla volontà di trovare se stesso e una verità oltre il contingente.

Il buio sembra troppo intenso per lasciar trasparire un paesaggio oltre il sentiero (Passaggio nella notte), la nebbia appare molto fitta e densa per lasciar immaginare cosa si celi oltre l’orizzonte (Viaggio infinito), ma la direzione del viaggio è tracciata, evidenziata dalle linee compositive prospettiche che definiscono lo spazio e sono un invito a proseguire con fermezza un viaggio che porterà sicuramente ad una trasformazione e ad una rinascita dell’eroe.

L’artista e l’osservatore devono solo varcare la soglia (Il Passaggio) ed incamminarsi verso quell’ignoto divenire, riempiendo quel silenzio evocativo con il rumore dei propri passi sul legno scricchiolante.

(Maddalena Grazzini)